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Torri di Lavaggio (SCRUBBER)
Gli inquinanti contenuti nell'aria aspirata dallo SCRUBBER vengono assorbiti per reazione chimica tramite lavaggi con opportuni reagenti di abbattimento. Gli scrubber orizzontali a doppio modulo assicurano una buona efficienza di trattamento e garantiscono le emissioni a norma con i sempre più restrittivi limiti di legge.
I modulo (acido):
L'aria proveniente dalla zona di captazione viene lavata, su di un'ampia superficie statica di contatto, aria - soluzione di lavaggio, attraversando orizzontalmente i corpi di riempimento irrorati dall'alto mediante una soluzione acida a pH predeterminato.
L'aria passa poi attraverso opportuni corpi di riempimento, pacchi lamellari separatori di gocce, che contrastano eventuali trascinamenti della soluzione di lavaggio prima del passaggio al secondo stadio.
II modulo (basico + ossidante):
L'aria proveniente dal I° modulo viene nuovamente lavata, con medesimo procedimento, mediante una soluzione basica e ossidante a pH e potenziale di ossido-riduzione predeterminati. Quindi l'aria passa attraverso opportuni corpi di riempimento prima del passaggio al terzo stadio.
Depurazione biologica dell'aria esausta in unità di biofiltrazione
- 1 Il sistema di biofiltrazione.
La biofiltrazione è un processo biologico mediante il quale microrganismi, immobilizzati su di un materiale filtrante, convertono gli inquinanti presenti in un flusso d’aria in prodotti innocui e inodori.
L’efficienza del processo dipende da un alto numero di fattori, incluse le proprietà del materiale di supporto e la capacità di metabolizzazione dei microrganismi impiegati.
le caratteristiche del materiale filtrante costituiscono l’elemento determinante per assicurare un’elevata capacità di captazione dei composti chimici e garantire condizioni ottimali per l’azione dei batteri ossidanti.
Un’altra caratteristica fondamentale, la quale determina la possibilità di realizzare impianti caratterizzati da un alto grado di efficienza e da costi contenuti, è rappresentata dal fatto che il materiale filtrante impiegato costituisce una matrice aperta ed omogenea in grado di auto sostenersi anche per spessori superiori a due metri e di conservare a lungo le sue caratteristiche strutturali (minore frequenza di sostituzione del materiale filtrante).
Il materiale deve avere le seguenti caratteristiche:
- Alta capacità di ritenzione idrica
- Buona capacità di scambio cationico
- Alta capacità tampone
- Ampio volume poroso
- Ampia superficie di contatto
La massa filtrante utilizzata in questi sistemi è un eccellente materiale per biofiltrazione ad elevata porosità, caratteristica che consente di ottenere una elevata attività biologica e ridotte perdite di carico. Inoltre essa mantiene le sue caratteristiche fisiche per un lungo periodo di tempo essendo soggetta ad un processo di compostaggio molto ridotto dei materiali organici leggeri.
Esso presenta elevata uniformità, buona capacità di ritenzione dell’acqua, alta capacità di scambio cationico, elevata capacità di far fronte a variazioni di concentrazione degli inquinati (effetto tampone), grande porosità e grande superficie di contatto.
- 1.1 Parametri di dimensionamento
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- Tempo di contatto [sec]
- Altezza materiale di riempimento [cm]
- Portata specifica [Nm3 aria/m3 biomassa/h]
- 1.2 Parametri di controllo
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- Portata aria totale [Nm3 aria]
- Altezza materiale filtrante [cm]
- Carico specifico sul filtro alla posa / dopo l’assestamento[m3/h/m3]
- Perdita di carico [mmH2O]
- Temperatura della biomassa [°C]
- Temperatura dell’aria in uscita [°C]
- 2 Il sistema irrigazione.
Il letto filtrante adeguatamente bagnato conserva la sua umidità grazie al passaggio di aria fortemente umida attraverso il biofiltro.
L’umidità relativa nel flusso dell’aria deve essere tenuta sotto controllo. Se l’umidità presente nell’aria in ingresso è inferiore all’80% il flusso d’aria tenderà a far asciugare il letto filtrante. Al fine di fornire umidità aggiuntiva al materiale filtrante viene tuttavia installato un impianto di spruzzatura al di sopra del letto per assicurare ulteriore umidità.
Il sistema di spruzzatura è ubicato sull’intera superficie filtrante e consiste in una rete di ugelli spruzzatori i quali creano una diffusione di gocce d’acqua. La quantità d’acqua da irrorare varia in funzione del tipo di materiale biofiltrante utilizzato e delle condizioni meteo legate alle stagionalità.
Filtri a Maniche
Le polveri inquinanti contenute nell'aria trattata dal filtro a maniche vengono trattenute dalle maniche realizzate in opportuno tessuto filtrante.
Definita la portata dell'aria da trattare e la natura delle polveri, si determina di conseguenza l'impianto da fornire, la conformazione e il tipo di maniche.
I filtri a maniche standard sono dimensionati per assicurare una maggiore efficienza di trattamento e garantire le emissioni a norma con i sempre più restrittivi limiti di legge.
L'aria da trattare attraversa le maniche filtranti dall'esterno verso l'interno depositando la polvere sulla superficie esterna della manica stessa da cui cade e si deposita sulle tramogge di raccolta. Per impedire che il deposito delle polveri sulle maniche vada progressivamente a intasarle, riducendo l'efficienza di trattamento, i filtri a maniche standard installati sono dotati di opportuno sistema di pulizia con iniezione aria compressa in contro corrente comandata da economizzatore aria compressa completo di manometro.
Le tramogge di scarico sono dotate di opportuni bidoni raccolta polveri oppure di altri adeguati dispositivi di raccolta ed evacuazione polveri quali coclee a verme e valvole stellari.