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Impianti di depurazione biologici per reflui civili ed industriali
Gli impianti che realizzano la depurazione per via biologica secondo il principio dei fanghi attivi, sono ormai da lunga data presenti nella storia dello sviluppo dei trattamenti delle acque di rifiuto.
La depurazione biologica a fanghi attivi è la tecnica correntemente impiegata per il trattamento delle acque di fognatura comunale (e più in generale delle acque di scarico di natura domestica) tant'è che la quasi totalità dei depuratori comunali operanti oggi in Italia è di questo tipo.
La depurazione biologica a fanghi attivi è la tecnica che viene normalmente usata per il disinquinamento delle acque reflue domestiche ed urbane nonché delle acque reflue industriali biodegradabili.
Sono impianti di piccole e medie capacità per i quali interessa rendere il più agevole possibile e semplice la conduzione. Il ciclo depurativo è del tipo a fanghi attivi a "schema semplificato" in cui viene abolita la sedimentazione primaria, ed i liquami, dopo i normali trattamenti preliminari, sono inviati direttamente alla fase biologica di aerazione. E' stato verificato che, nel caso di scarichi intermittenti (industrie alimentari quali caseifici, conservifici, salumifici, cantine, mattatoi, scuole, collegi, comunità isolate ecc.) con intermittenza che si estrinseca in carichi praticamente nulli in certe ore (ad esempio durante la notte) o in certi giorni della settimana (durante le festività e i fine settimana), le fasi di sedimentazione primaria sono causa di gravi difficoltà per gli impianti che ne sono dotati, poiché i lunghi tempi di detenzione, durante i periodi di carico ridotto o nullo, ne provocano la rapida fermentazione anaerobica, con formazione di odori nauseabondi, risalita di fango dal fondo, ecc.
FOSSE DI SEDIMENTAZIONE
Vasche IMHOFF
Gli impianti Imhoff sono particolarmente efficaci nel trattare le acque reflue residenziali di piccole comunità isolate che non hanno modo di usufruire della fognatura comunale e per quanto riguarda lo scarico viene adottata la tecnica della sub-irrigazione. Gli impianti Imhoff sono suddivisi al loro interno in 2 comparti distinti: uno superiore (sedimentatore) dove viene trattato il liquame, ed uno inferiore (digestore) dove viene trattato il fango. Nel primo comparto si ha la decantazione dei solidi sedimentabili e la flottazione dei grassi presenti nei liquami; nel secondo comparto si ha la raccolta e la digestione dei fanghi sedimentati per via anaerobica. Così trattati tali fanghi vengono del tutto stabilizzati.
DEGRASSATORI
Le vasche condensa grassi sono particolarmente efficaci nel trattamento primario dei reflui di origine civile derivanti da mense e cucine.
Il degrassatore provvede alla rimozione dalle acque delle sostanze fangose e di quelle grasse ed oleose mediante l'impiego di una singola cisterna monolitica munita di due deflettori.
In tal modo il degrassatore opera in due fasi: la prima prevede la separazione e l'accumulo dei solidi sedimentabili (fango, limo, sabbia, ecc.) mentre la seconda prevede la separazione e l'accumulo delle sospensioni flottanti (grassi e oli di origine vegetale e animale).
DISOLEATORI
Gli impianti di separazione dei liquidi leggeri (ad esempio benzina, petrolio e derivati), detti comunemente "disoleatori", sono attualmente regolamentati dalla norma UNI EN 858 parte 1 e 2. Essa raccomanda l'impiego dei disoleatori per il trattamento delle acque di scarico in tutte le attività che producono reflui oleosi o dispongono di piazzali inquinati da residui oleosi per i quali sorge l'obbligo del trattamento delle acque meteoriche di dilavamento. Rientrano in questa categoria le officine meccaniche, i distributori di carburante, gli autolavaggi, i depositi, i parcheggi di autoveicoli, le strade, ecc.
Impianti di depurazione di acque civili con evapotraspirazione e/o fitodepurazione
Le acque provenienti dalle abitazioni ed immesse in falda rappresentano una fonte di forte inquinamento a seconda della pressione umana esistente nel territorio che si considera.
Sempre crescente è la difficoltà di scaricare, sia pure superficialmente, in terreni impermeabili, mediante trincee di subirrigazione. Una delle soluzioni che oggi viene a sopperire alla necessità di scarico di reflui sia pur pretrattati è costituita dall'impiego di vegetali come disperdenti idrici.
Il sistemi di evapotraspirazione e/o fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione delle acque di scarico costituito da un bacino impermeabilizzato riempito con materiale ghiaioso e vegetato da piante acquatiche. La depurazione avviene mediante l'azione combinata tra substrato ghiaioso, piante, refluo e microrganismi presenti. Il sistema funziona in assenza di energia aggiunta e quindi di parti elettromeccaniche. Ciò permette di definire l'impianto "ecocompatibile".
Gli impianti di fitodepurazione opportunamente dimensionati e realizzati consentono un abbattimento del carico organico del refluo in entrata superiore al 90% e comunque conforme ai limiti di legge (D.Lgs. 152/06).
Gli impianti di fitodepurazione permettono di :
- semplificare la gestione e la manutenzione, minimizzando i costi d'investimento e di gestione, adottando la minore intensità tecnologica ed il minor utilizzo di energia possibile;
- sopportare variazioni orarie e stagionali del carico idraulico ed organico;
- raggiungere la depurazione efficace anche delle utenze minori e diffuse evitando il collettamento di bassi carichi per lunghe distanze
- favorire il ricorso a soluzioni impiantistiche che permettano il recupero ed il riutilizzo dei reflui depurati;
- minimizzare l'impatto paesaggistico e le condizioni di disturbo del vicinato.
Gli impianti di fitodepurazione vengono impiegati con successo per il trattamento degli scarichi prodotti da:
- edifici ad uso residenziale
- attività ricettive: agriturismi, residence, alberghi. campeggi, stabilimenti balneari, rifugi,...
- aziende agricole, vitivinicole, zootecniche
- canili, maneggi
- frantoi
- strutture sportive; ristoranti; imprese agroalimentari (caseifici, salumifici,)
- riqualificazioni ambientali (parchi, riserve naturali, aree protette, ...)
I vantaggi:
- nessuna produzione di fango
- residui consumi energetici
- ridotta manutenzione
- impatto ambientale nullo
- resistenza agli shock di carico organico ed idraulico
Impianti di depurazione chimico – fisici per reflui civili ed industriali
Il trattamento chimico-fisico è finalizzato alla chiarificazione delle acque e viene applicato in tutti quei casi dove le acque da trattare contengono una elevata quantità di metalli pesanti, tensioattivi, oli minerali, materiali in sospensione e solidi sedimentabili, provenienti da vari processi produttivi. Il principio di funzionamento è basato sulla separazione degli inquinanti sotto forma di fanghi, grazie all'azione di opportuni reagenti chimici che miscelati alle acque da trattare, aggregano in fiocchi tutte le particelle in sospensione, provocando la destabilizzazione delle particelle colloidali sospese mediante l'annullamento delle cariche elettriche superficiali che le mantengono disperse, favorendo la formazione di una fase solida ed una fase liquida (FLOCCULAZIONE).
APPLICAZIONI:
- industrie galvaniche
- officine e autolavaggi
- colorifici,cartiere, tipografie
- lavanderie industriali
- cabine di verniciatura
- industrie chimiche in genere
- tintorie e concerie
- industrie ceramiche
- vetrerie